Cerimonia dell’acqua, un fiume e due cascate

Cari amici della natura, continua la nostra ricerca. “Water is life-l’acqua è la vita”, con questa espressione i Dakota della Riserva di Standing Rock collegano la lotta per un loro diritto fondamentale all’umanità intera. Come la nostra madre la Terra, anche i nostri corpi sono per più del 70% composti di acqua e la natura di questo elemento è misteriosamente fossile e ciclica come la concezione circolare del tempo, prima fondamentale conquista intellettuale dell’uomo antico. La vita è un cerchio.
In collegamento spirituale con il popolo Maori della Nuova Zelanda attraverso l’uomo di medicina Ramond Ruka, con la partecipazione, a Saviore, di Cecil Cross WICHASHA WUAKAN lakota e del Geshe Lha Tenkiong, dottore e monaco tibetano, programma del fine-settimana:
sabato 1° luglio 2017, dal primo pomeriggio preparazione della INIPI.
Domenica 2 luglio ore 8, ritrovo presso l’imbocco della valle di Paisco (località Forno d’Allione, comune di Berzo Demo, Brescia) e salita fino alle cascate del Sellero dove si svolgerà la seconda “Cerimonia dell’acqua” che comprenderà anche il: “Fuoco sacro tibetano che nutre tutti gli esseri senzienti ed i signori della montagna”. Pranzo al sacco e partenza, verso le ore 15 per il torrente Grigna nel comune di Esine dove, verso le ore 17,30 si terrà la terza cerimonia dell’acqua comprendente il “Fuoco sacro” con la partecipazione dell’associazione “Amici del torrente Grigna”, protagonista di una lotta pluriennale.
Ricordiamo la necessità di contribuire al Dialogo spirituale-un popolo aiuta un altro popolo anche attraverso contributi di euro 5, 10 o 20 mensili per dodici mesi.
Ci sentiamo e siamo sempre anche a Srebrenica, nonostante tutte le difficoltà. “C’è in un racconto di Maupassant una descrizione dionisiaca della primavera che finisce con l’affermazione che in tali giornate bisognerebbe dappertutto incollare manifesti con le parole: “Cittadino francese, è primavera, attento all’amore!” Forse in Bosnia bisognerebbe ammonire la gente a guardarsi ad ogni passo, a preservare ogni pensiero, anche il più sublime dall’odio…” Ivo Andric Racconti di Sarajevo pag 32 Ed. Newton Compton
Italo per il comitato direttivo.

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