L’acqua sacra di Saviore

Verso la fine del mese di gennaio 2018 una trivellazione in località “Gas”, poco sopra l’abitato di Saviore, lungo la strada che porta al Plot della Campana, ha portato alla luce l’acqua sacra di Saviore. Possiamo chiamarla così perché sembrava mitica e misteriosa, ce ne aveva parlato una ventina di anni fa il vecchio sindaco Pietro Ferri dicendoci che venticinque anni prima, quando era sindaco lui, nell’aprire la strada che percorriamo oggi, in località “Gas” ed in superficie, un grosso sbocco di acqua alla temperatura di venti, ventuno gradi era uscito dal terreno. Come amici della natura, da quel momento, abbiamo cominciato a parlarne in paese e molti anziani se la ricordavano, così come si ricordavano che l’urgenza di completare la strada e la mancanza di fondi, unita alla scarsa consapevolezza del valore di quella scoperta, portò a chiudere la sorgente con grosse assi di castagno, sassi e terra. Poco tempo dopo aver avuto l’informazione dall’ex sindaco, un’amica di Monica Festa invitò a Saviore il professor Vercesi, geologo e docente all’Università di Pavia, lo accompagnammo sul sito indicato e lui, pur dicendoci di non vedere niente di evidente ci incoraggiò a promuovere la ricerca, ricordo le sue parole: “il ricordo storico è sufficiente, fate uno scavo di otto, dieci metri e verificate, vi conviene farlo perché è molto probabile che quest’acqua venga dal Monte Marsèr (una delle due montagne che si trovano alle spalle del paese, l’altra è il Pian della Regina) che con una quota intorno ai 2700 metri s.l.m. si presenta come uno dei plutoni del massiccio dell’Adamello (Con la definizione di Plutone si intende una montagna ignea, in pratica una colonna di magma n.d.r.) salita all’incirca tra 40 e 30 milioni di anni fa. Nel tempo geologico ha già perso uno strato superiore di circa 4500 metri di rocce prevalentemente calcaree, ma ha mantenuto gran parte del suo calore.” Non sto a raccontarvi le peripezie per convincere i vari sindaci ed amministratori che si sono succedutisi negli anni, finalmente l’anno scorso il comune ha promosso una prima ricerca condotta anche con il contributo dei geologi dell’associazione “Ad metalla” di Malonno ed è di pochi giorni fa la trivellazione e la scoperta. Adesso l’acqua prelevata è alle analisi per scoprirne le proprietà chimico fisiche. Vi terremo informati.Italo

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