Da Saviore una doppia richiesta di aiuto
Cari amici della natura, hanno il coraggio di chiamarli “disastri naturali”. E’ successo nella notte di lunedì 29 ottobre: il vento che ha spazzato le Alpi toccando punte di 200 chilomeri orari, a Saviore ha colpito la valletta di Brata sradicando e capitozzando migliaia di alberi. La mattina successiva ci siamo resi conto che erano completamente chiusi tutti i sentieri che dal paese portano a Fabrezza e alla Val Salarno. Barriere invalicabili di abeti rossi e di larici, ancora adesso a quasi 15 giorni dall’evento, impediscono anche il passaggio a piedi. Non siamo ancora riusciti a raggiungere il riparo sotto-roccia di Brata, la sorgente dell’orso e nemmeno il torrente Salarno. Tutta la comunità è percorsa da stupore ed inquietudine, il lavoro da fare è immane e l’inverno si avvicina, l’amministrazione comunale spera di riuscire ad aprire almeno la strada di Fabrezza in un mese. Chiediamo a tutti coloro che possono di venire a dare una mano, esperti o meno, c’è da fare per tutti. Abbiamo già un primo gruppo di 7 persone disponibili e pronte ad entrare in azione appena possibile. Contiamo di poter lavorare per almeno 4 domeniche successive tra novembre e dicembre, sperando nel tempo. Mandateci una email o telefonateci 334 9554362.
Nel frattempo è partita la campagna di raccolta di firme per la creazione di una RSA nella “Villa Sacro Cuore” che molti di voi conoscono, campagna che ci vede da almeno 5 anni attivamente impegnati, anche qui abbiamo bisogno di dimostrare agli amministratori che molti amici di Saviore non si rassegnano a vederlo incapace di reagire alla situazione di declino che è da anni sotto gli occhi di tutti. Chiamateci e scriveteci.
Italo per il comitato direttivo.
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