Saviore, il ginepro e tre continenti

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Data / Ora
Date(s) - 25/04/2017
18:00

Luogo
Casa Rifugio Alexander Langer

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Cari amici della natura, il vento, come lo Spirito, soffia dove vuole. Così in un giorno d’estate, alcuni anni fa Cecil Cross, poco prima di entrare in Val d’Adamè si curvò in silenzio e raccolse alcuni rametti di ginepro nano. Arrivò una nuvola densa e bianca che ci avvolse: “E’ il fiato di TUNKASHILA”, furono le uniche parole che disse. Poco tempo dopo ne parlammo con il Geshe Lha: “Anche in Tibet, il ginepro è sacro”, ci disse. Così decidemmo di chiedere in paese; nessuno sembrava ricordarlo, finché alcune sorelle abbastanza anziane ci dissero con grande naturalezza che sì, si faceva anche a Saviore la raccolta del ginepro; le donne ne raccoglievano dei rami, durante la messa veniva benedetto e poi veniva appoggiato alla porta di casa dove erano stati incrociati la molla per attizzare il fuoco sopra la paletta per rimuovere la cenere. “Saranno passati più di sessant’anni”, ci dissero. Da quattro anni, il 25 aprile, giorno di San Marco e della benedizione più grande che la volontà ed il sacrificio abbiano portato al nostro paese: la liberazione dall’incubo della guerra e dal nazifascismo, abbiamo ripreso la cerimonia della benedizione dei ginepri.
Alle ore 18 di martedì 25 aprile 2017, presso la cappelletta di San Brizio a Saviore si rinnova il rito dei ginepri e tutti gli amici della natura sono invitati apartecipare.
L’incenso, la salvia bianca, il ginepro, possono aiutarci e da sempre l’umanità sa di avere bisogno anche dei profumi della natura, ma sa molto bene che senza la determinazione, il coraggio e la continuità della lotta, nè la libertà, nè la pace possono essere garantite

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